Arcangelo Galante
- 11/04/2020 15:26:00
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Leggendo gli emozionanti versi dell’autore, mi soggiunge l’impressione che un’anima sensibile si sazia di dolore, giammai per il gusto di assaporarlo, ma in conseguenza d’una intensa ricettività che, umanamente, lo raccoglie. Eppur se arduo, bisogna andare oltre la sofferenza vissuta, per ricominciare a guardare il cielo immutato, sopra l’impellente necessità di lenire le ferite dell’uomo. Allorché si resta ugualmente in piedi, al fine di non lasciarsi abbattere dai momenti "no" della vita, perché sarebbe veramente bello ritrovare la fiducia in un mondo che possa sorridere nuovamente, nonostante, a volte, sia difficile, quando la speranza non ha raggiunto velocemente la sua destinazione. A tali pensieri mi ha condotto la lettura della caratteristica pubblicazione!
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